2023 – ferro, legno e ottone – 44x44x25cm

Consapevolezza vorrebbe dire essere informati dei fatti e averne piena coscienza. Quindi, se dovessimo prendere in esame i dati attuali, non sarebbe possibile ipotizzare un futuro per l’umanità non privo di difficoltà. Il monito del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è eloquente:
«Se non riusciamo a colmare l’enorme divario globale tra agiati e indigenti, saremo in rotta verso un mondo di otto miliardi di abitanti pieno di tensioni, diffidenza, crisi e conflitti». In questo scenario è prevedibile un’urbanizzazione ancora più massiccia del territorio con una espansione inevitabile a livello globale delle megalopoli. Tra le conseguenze dell’urbanizzazione selvaggia, le più gravi sono quelle ambientali e sociali: secondo le Nazioni Unite, infatti, le città occupano oggi il 3% della superficie terrestre, ma consumano tra il 60 e 1’80% dell’energia prodotta su tutto il pianeta e causano il 75% delle emissioni di carbonio. Una crescita spropositata delle città andrebbe a depauperare le risorse idriche e alimentari della terra, soffocherebbe gli ecosistemi naturali e graverebbe sulla salute pubblica, sia a causa dell’alta presenza di baraccopoli (con tutte le conseguenze igieniche e di ordine pubblico che ne derivano) sia a causa del peggioramento delle condizioni climatiche e atmosferiche causate dall’inquinamento.