Nato nel 1978, Matteo Suffritti è un artista e fotografo milanese con alle spalle studi di grafica e di tecnica pubblicitaria. Le sue foto-installazioni sono realizzate con materiali diversi (artificiali e naturali) che possono spaziare dal metallo al plexiglass o dall’acqua alla luce. Lo sguardo dei suoi lavori è rivolto principalmente su due filoni.

Uno, più introspettivo ed intimo, è composto da ricordi, memorie ed una ricerca più nostalgica, mentre l’altro pone l’attenzione sulle problematiche ambientali e sociali. Infatti, le opere più recenti realizzate con la tecnica della fotoincisione, sono composte da dei micro-mondi antropologici e dalla raffigurazione dei suoi aspetti più critici: diorami di città ormai al collasso, palazzi dorati e baraccopoli in contrapposizione a ville barocche.

Matteo Suffritti ha esposto in mostre collettive e personali.

Vincitore del Premio MarteLive di Roma nel 2011 e dello Special Project di Espoarte nel 2017, ha partecipato a tre edizioni dell’Arteam Cup (Venezia, Alessandria e BonelliLab). Per il Premio Carlo Bonatto Minella ha esposto a Praga e alla Villa Vallero di Rivarolo Canavese (TO). È stato selezionato nelle due prime edizioni del Premio Luigi Candiani, presso lo Spazio Arte Contemporanea di Robecchetto con Induno.  Nel 2023 ha partecipato con la videoperformance “Interruzione della continuità di un corpo” (realizzata con l’artista Alex Sala) alla mostra internazionale Dislocada/Dislocated presso il Centro de Memoria Paz y Reconciliaciòn di Bogotà.

Tra le varie mostre collettive annovera quelle al MVSA di Sondrio, ai Musei Civici di Domodossola, e al Palazzo Bastogi di Firenze. Nel 2023 è stato selezionato per la mostra Ostrale Biennale presso il Robotron-Kantine di Dresda (Germania) e nel 2024 ha esposto nella collettiva “This is the End” presso la Villa Reale di Monza, con testi critici di Simona Bartolena e Giorgio Bonomi.

Dal 2024 è vicepresidente dell’Associazione Culturale AND con l’obiettivo di creare un collegamento diretto tra artisti ed enti istituzionali, in collaborazione con critici, curatori, galleristi ed altre associazioni culturali.